Perché è nata Anghelosophia?
La riflessione e l’origine di Anghelosophia -primo livello nasce da un attento esame dei documenti relativi al benessere delle persone. La commissione Salute dell’Osservatorio europeo su sistemi e politiche per la salute, a cui partecipa il distaccamento europeo dell’OMS, ha riconosciuto che il benessere della persona è legato a 5 aspetti:
2 fisico
3 emotivo
4 sociale
5 mentale e…
al primo posto troviamo la parola Spirituale
Già lo psicologo statunitense Abraham Maslow nella sua celebre “gerarchia dei bisogni” schematizzò la piramide con alcuni punti fondamentali. Normalmente vengono resi noti solo i primi 5, considerando l’autorealizzazione il vertice della piramide. Per anni, infatti, la parola “spiritualità” è stata quasi bandita dalle scienze umane come riflesso di uno scientismo cieco. In realtà la piramide completa, al vertice della gerarchia, prevede la trascendenza- la spiritualità.
Come è possibile che la spiritualità sia il vertice quando ci rendiamo sempre più conto di quanto il mondo circostante cerchi di privare l’essere umano di quella che papa Francesco chiama “La porta alla trascendenza quotidiana” L’accesso alla spiritualità cambia totalmente il percepito delle persona e ne trasforma le potenzialità in modo esponenziale.
La necessaria trascendenza
La necessità di trascendenza dell’uomo, dopo l’estremo razionalismo degli scorsi decenni, diventa sempre più importante e degno di attenzione per una completa realizzazione e comprensione di tutte le dimensioni dell’essere umano. Recentemente le scoperte della Fisica quantistica, analizzate anche da celebri autori spirituali come Anselm Grun, ripropongono in termini scientifici concetti molto legati alla spiritualità. Negli ultimi periodi, in modo continuativo e persistente, medici, manager, liberi professionisti, imprenditori, insegnanti, ecc. si sono aperti verso esperienze spirituali o pseudo tali, ricercando principalmente nella spiritualità orientale. Un approccio per aiutare se stessi e le proprie attività alla ricerca di spunti, suggerimenti, pace e benessere per una migliore gestione della propria umanità. La meditazione cristiana, molto potente e di grande impatto sulla struttura dell’essere umano, è di difficile realizzazione nell’attuale contesto socio-economico-culturale. L’esicasmo e la preghiera di Gesù-pratiche di meditazioni cristiane estremamente potenti- prevedono un rigore fisico-corporale e spirituale di difficile attuazione nel momento storico corrente.

Come superare le barriere
La grande difficoltà che ha l’essere umano del 21° secolo nel concentrarsi, nel seguire una particolare alimentazione, sottraendosi per diverse ore al giorno agli impegni quotidiani per dedicarsi all’ascesi, determina un ostacolo quasi insormontabile per approdare all’esicasmo o alla filocalia. Dopo aver riflettuto su questa criticità è nata questa proposta aperta a tutti e decisamente più raggiungibile da chi vuole almeno iniziare a cimentarsi ad un approccio spirituale di tipo cristiano svolto con le tecniche più coinvolgenti e di sicuro impatto. Il tema della custodia, della protezione, del consiglio, dell’equilibrio psicofisico, della compagnia nella solitudine, dell’accompagnamento nella vita, sono temi molto evocativi della persona che si riflettono sui vari ruoli professionali ma hanno il centro nell’essere umano per una più completa ed armonica sintonia con se stessi. Attraverso la metodologia del group coaching umanistico, una metodologia volta a raggiungere un obiettivo personale perseguito all’interno di un gruppo, pur partendo da provenienze ed esperienze eterogenee, e ci si interroga sulla figura dell’angelo, sul significato della spiritualità angelica, su come potersi relazionare con questa realtà per una consapevolezza di cura ed accompagnamento tangibile. “Perché nessun uomo, nessuna donna può consigliare se stesso: io posso consigliare un altro, ma non consigliare me stesso. Lo Spirito Santo mi consiglia, l’angelo mi consiglia e per questo ne abbiamo bisogno”. «Com’è il rapporto con il mio angelo custode? Lo ascolto? Gli dico buongiorno, al mattino? Gli dico: custodiscimi durante il sonno? Parlo con lui? Gli chiedo consiglio? È al mio fianco?». A questi interrogativi possiamo rispondere oggi: ciascuno di noi può farlo per verificare com’è il rapporto con quest’angelo che il Signore ha mandato per custodirmi e accompagnarmi nel cammino, e che vede sempre la faccia del Padre che è nei cielo. Papa Francesco 02-10-2014
Percorsi di Anghelosophia
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